Oggi sono andato dal dottore. È una dottoressa che parla bene l’italiano, mi hanno consigliato certi amici di andare da questa dottoressa perché è molto brava, purtroppo però ho riscontrato che non è stata come dicevano, mi avevano quasi fatto credere che avrebbe potuto fare le carte per rimpatrio, ed invece mi ha dato solamente appena 4 giorni di riposo. Ah i medici tedeschi! Dopo due giorni e due notti senza mai staccarmi la febbre mi danno appena 4 giorni di riposo e mangiare patate. Questa è la Germania per gli stranieri- male chi c’è capitato!
Permalink | Commenti disabilitati su 4 dicembre 1944
Oggi mi sento meglio, non ho febbre. Questa notte è caduta la neve ma non fa molto freddo come in novembre. Ieri un certo Liberti Vincenzo di Carinola ha ricevuto posta da casa dalla sua moglie Lucrezia Andolfi di Casale, spero che per Natale riceverò notizie dalla mia cara moglie.
Ogni giorno c’è 2, 3, 4, volte l’allarme è un continuo suono di sirene, anche ieri mentre stavo dal dottore dovetti correre al ricovero. Non trovo una via d’uscita! Eppure cerco sempre. Questa maledetta guerra non ha fine! Penso che si avvicina Natale! Ed è Natale che verrà per me oppure sarà un giorno più doloroso degli altri? E per la mia moglie, non sarà altrettanto doloroso? Mi ricordo ancora che la giornata di Natale è stata sempre una giornata di allegria, di allegria di cuori, di allegria in famiglia, ma purtroppo questo è il secondo che, sia per me che per la mia cara moglie e bambini, non è un giorno di letizia, ma un giorno di dolore! Anche per i miei cari bambini non sarà un giorno di felicità benché loro non comprendono ancora il significato di questa lontananza, di questa mia assenza, ma vedendo, e osservando la loro cara mamma che certamente non sarà e non potrà essere allegra come le altre madri, anche loro risentiranno, si accorgeranno dell’assenza del loro caro genitore, ed anche per loro come per me e la cara madre sarà un altro Natale perduto! Un altro Natale scuro!
Permalink | Commenti disabilitati su 5 dicembre 1944
Oggi è l’Immacolata. Per me è un giorno come tutti gli altri, si è lavorato. Spero che a casa mia abbiano festeggiata questa santa giornata e che non gli abbia niente a mancare.
Permalink | Commenti disabilitati su 8 dicembre 1944
Gli allarmi sono continui, non c’è più quiete. Questa sera il terzo allarme non è stato come i precedenti della giornata. Mentre stavamo nel ricovero si sentiva sparare continuamente, poi una bomba caduta a poche diecine di metri ha fatto sobbalzare il ricovero, cessato il fuoco, siamo saliti sopra. Nelle strade ci si vede come se fosse giorno, ci sono incendi da ogni parte della città, le nostre stanze sono tutte senza vetri, fa un freddo terribile.
Permalink | Commenti disabilitati su 17 dicembre 1944
Siamo andati come al solito in fabbrica usciamo da casa alle 6:15, il freddo è intenso. Arriviamo alla fabbrica ed anche questa è stata danneggiata, però ben poco. Non c’è da fare perche non c’è corrente elettrica, forse sarà stata colpita la centrale dalle bombe, ma lo stesso dobbiamo stare in fabbrica a fare qualcosa ed aspettare che faccia notte per andare a mangiare le famose patate senza condire e l’acqua scaldata per nome zuppa. Questa è la vita della Germania.
Permalink | Commenti disabilitati su 18 dicembre 1944
Oggi abbiamo staccato di lavorare a 1:00 e facciamo festa fino a martedì. Ci hanno dati molti soldi, ma che farmene? Ci hanno pagato una settimana in più per un totale di 44 marchi, più altri 20 per regalia e più la paga regolare, in tutto ho preso 110 marchi. Credono forse che con tutti questi soldi possiamo fare Natale? Per me Natale sarà una giornata di pena.
Permalink | Commenti disabilitati su 23 dicembre 1944
Mi sono fatto una giratina per la città. Sono andato dal Signor Schumann per vedere se gli era successo niente dal bombardamento che fecero domenica sera scorsa. Ma non l’ho trovato all’hotel, quest’hotel è stato danneggiato dalle bombe di domenica 17 dicembre, e lui rimasta senza stanza, se n’è andato da sua moglie a Konstanz dove mi disse già precedentemente che sarebbe andato a passare le feste natalizie, e mi disse che sarebbe partito il giovedì, ma invece le bombe lo hanno fatto partire il lunedì appena dopo l’incursione. Ho girato per Monaco, è impressionante, cinema, café, fabbriche, e palazzi di ogni genere sono tutti per terra, tutti fuori uso, a un centinaio di metri da dove abito io sono crollati cinque sei palazzi tutti insieme, forse sono cadute quattro cinque bombe a un solo posto. Hanno detto che 2 ricoveri che erano sotto questi palazzi sono stati sfondati e quelli che vi erano sotto sono stati tutti seppelliti. Da quando mi trovo a Monaco tutti i bombardamenti che ho visto, non ho visto mai un disastro simile, di questi 4/5 palazzi crollati non c’è rimasta una sola pietra all’impiedi. Sono stati a scavare con una “gru” per una settimana intera, lavorando notte e giorno per il ricupero dei cadaveri.
Permalink | Commenti disabilitati su 24 dicembre 1944 Vigilia di Natale
Questa è il secondo Natale che passo lontano dalla mia cara famiglia. Ieri sera, le suore dove io abito, questo è un locale gestito dalle suore, ci hanno fatto dei dolci. A mezzanotte siamo andati a messa insieme a dette suore in una cappella privata dove un parroco ha recitato la santa messa. A mezzogiorno per pranzo abbiamo avuto sempre le stesse patate e zuppa. Nel pomeriggio sono andato al lager dove stavano Agostino e Ciccillo, sono stato invitato a suonare la chitarra. I francesi hanno fatto il teatro, un bel teatro, partecipandovi francesi, un greco, un spagnolo ed anche una signorina russa, la quale ballava e cantava molto bene, c’era un francese che suonava molto bene il pianoforte, un altro il violino, un jazz band, ed io e uno di Sparanise con le chitarre. È stato uno spettacolo molto bello, c’era un pubblico di oltre 400 persone di tutte le nazionalità. Si sono molto divertiti. Anch’io volevo divertirmi un po’, ma non m’è riuscito il mio pensiero è sempre a casa, specialmente di queste giornate così ricordevoli! Penso ai 5 Natali trascorsi insieme alla mia cara moglie. Che giornate felici! E adesso sono due natale che facciamo separati, lontani, e per giunta senza avere nessuna notizia. Sono 15 mesi che vivo lontano, che non vedo miei cari figlioli col la loro cara mamma. Spero almeno che stiano bene in salute e che non gli abbia a mancare niente. Spero Iddio faccia presto finire questo sfacelo e che mi salverà da ogni pericolo che ogn’ora incombe su noi. Non passa un giorno se non c’è due/tre volte l’allarme, anche ieri sera, vigilia di natale, e oggi Natale, a mezzogiorno, mentre stavamo a mangiare abbiamo dovuto correre ai ricoveri, è un moto continuo.
Permalink | Commenti disabilitati su 25 dicembre 1944 Natale
Stamattina, abbiamo fatto una giratina per Monaco, io, Agostino, e un certo Liberti Vincenzo di Carinola. Fa spavento. Macerie da ogni parte, e neanche si finisce, verso mezzogiorno ci siamo ritirati, benché è buon tempo da tre giorni e c’è sole, fa un freddo intensissimo. Siamo a pochi passi dalla casa squillano le sirene. Vengono sempre allo stesso orario, mezzogiorno. Dopo un paio di ore è finito, Agostino è restato a mangiare insieme a me e poi se n’è andato al suo lager.
Permalink | Commenti disabilitati su 26 dicembre 1944
Stamattina siamo andati di nuovo a lavorare, abbiamo incominciato di nuovo il calvario, alzandoci dal letto di notte e ritornando di notte, con un freddo da cane, si lavora di nuovo alle macchine c’è di nuovo la corrente, peccato! È passato pure Natale del 44! Speriamo che non voglia venire pure Pasqua!
Permalink | Commenti disabilitati su 27 dicembre 1944