Siamo arrivati a Monaco di Baviera. È notte, ci hanno portati in un gran hotel. Qui abbiamo cambiato un po’ di moneta italiana in marchi tedeschi. Ci siamo comprate delle birre. C’è un teatro, e la notte molti di noi hanno dormito sul palco, nude tavole.
Ci hanno portati all’ufficio del lavoro. Vengono gente a prelevarci come cose loro. Chiamano i nomi delle persone presenti e li portano con loro, chi 20 uomini, chi 30, chi 10. Poi chiamano Maina Oreste e Russo Donato di San Donato. É un grande commerciante di frutta. La sera ci portano al dormitorio dove ci sono più di 500 persone. La notte mentre stiamo dormendo, suona l’allarme. Le sirene urlano, fanno paura, ci fanno scendere negli scantinati. Quando è finito l’allarme, saliamo nelle camerate. I vetri delle finestre sono tutti rotti e sparsi sui letti e per terra. Gli intonaci sono tutti sbriciolati e ci sono molte crepe nelle pareti. Nelle strade vicino i pompieri sono tutta la notte in azione con un rumore assordante.