Questa sera, tornando da lavorare finalmente, una lettera. Presala nelle mani, ho conosciuto sulla busta la mia calligrafia. Sono rimasto confuso, non pensando che poteva essere una delle tante che ho scritte per tramite della Croce Rossa di Vienna, con doppia busta, cioè con la busta di ritorno. Qualcuno mi ha detto: “Tu hai scritto a qualche amico ed al colmo della distrazione invece di scrivere sulla busta il suo indirizzo hai fatto il tuo”. Non posso capacitarmi! Apro la busta e vedo il modulo della Croce Rossa, subito mi accorgo che è notizia di casa. Leggo le poche parole scritte dalla mano di mia moglie. Non posso fare a meno di piangere, pensando che sono trascorsi 18 mesi lontano dalla mia cara Carmosina ed i miei cari figlioli e che da così lungo tempo sono privi del mio sostegno della mia guida, del mio bene. 18 mesi senza una notizia. Potevo mai credere che dovevo tanto soffrire?! Finalmente dopo un anno e mezzo di spietata solitudine e privo di ogni notizia da quelli che amo più della mia propria vita, ho ricevuto notizia. Sono contento che mia moglie mi assicura che stanno tutti bene, ma nel cuore mio non c’è più un’ora di contentezza finché non avrò la gioia di abbracciare la mia cara moglie con i nostri cari figlioli se verrà quel beato giorno, allora sì che sarò contento e felice! Spero in Dio, che quel sospirato giorno non sarà lontano e che mi concederà questa gioia, l’unica speranza che mi fa sopportare ogni sacrificio, ogni inumano trattamento.