Oggi mi sento meglio, non ho febbre. Questa notte è caduta la neve ma non fa molto freddo come in novembre. Ieri un certo Liberti Vincenzo di Carinola ha ricevuto posta da casa dalla sua moglie Lucrezia Andolfi di Casale, spero che per Natale riceverò notizie dalla mia cara moglie.
Ogni giorno c’è 2, 3, 4, volte l’allarme è un continuo suono di sirene, anche ieri mentre stavo dal dottore dovetti correre al ricovero. Non trovo una via d’uscita! Eppure cerco sempre. Questa maledetta guerra non ha fine! Penso che si avvicina Natale! Ed è Natale che verrà per me oppure sarà un giorno più doloroso degli altri? E per la mia moglie, non sarà altrettanto doloroso? Mi ricordo ancora che la giornata di Natale è stata sempre una giornata di allegria, di allegria di cuori, di allegria in famiglia, ma purtroppo questo è il secondo che, sia per me che per la mia cara moglie e bambini, non è un giorno di letizia, ma un giorno di dolore! Anche per i miei cari bambini non sarà un giorno di felicità benché loro non comprendono ancora il significato di questa lontananza, di questa mia assenza, ma vedendo, e osservando la loro cara mamma che certamente non sarà e non potrà essere allegra come le altre madri, anche loro risentiranno, si accorgeranno dell’assenza del loro caro genitore, ed anche per loro come per me e la cara madre sarà un altro Natale perduto! Un altro Natale scuro!