Stamattina siamo andati alla Delegazione italo-tedesca per vedere cosa ci dicono. Siamo in 5, uomini che veniamo chi da una parte, e chi dall’altra della Germania. Arrivati alla delegazione, con grande sorpresa ci sono più di 300 uomini. Vista tale moltitudine di uomini penso subito che l’imbroglio mi sarà molto facile. Incominciamo a domandare a tutti questi italiani da dove vengono e vedo che sono tutti regolarmente rimpatriati con fogli di via e con i rispettivi nulla osta delle ditte, ma in mezzo a questa moltitudine ce n’è pure qualcuno nelle mie condizioni, cioè lo “scappato”. Ad un tratto ci mettono inquadrati e circa una quarta parte di noi ci portano all’altra stazione di Innsbruck. Ci accompagna un tedesco e gli domando dove ci portano e lui mi dice che dobbiamo andare a lavorare a 40 kilometri di Innsbruck sotto una galleria sicuri dai bombardamenti, ma a me non piace lavorare per i tedeschi e quindi scappo.