Stamattina mentre stiamo vestendoci sentiamo sparare, portano qualche ferito. Scendiamo in fretta usciamo sulla strada e vediamo gente che fugge da tutte le parti, ci sono uomini e donne con armi di ogni specie e bombe a mano. Di fronte alla caserma c’è una piccola brachetta con quattro/cinque tedeschi e tutt’intorno è chiuso con reticolati. Quest’ultimi hanno alzato le mani e consegnato le armi. Noi prendiamo i picconi e scardiniamo i reticolati. Dico a loro in tedesco che se hanno ancora armi nascoste che le consegnano perché è meglio per loro, mi rispondono che non hanno niente più. Subito li mettono in fila insieme ad altri soldati tedeschi che hanno preso i partigiani poco lontano. Dico a questi partigiani di farmeli comandare un po’ a me, mi rispondono che i borghesi devono entrare nelle case, così li accompagno con gli occhi fino a che si allontanano, inquadrati e disarmati dai partigiani, poi entro nella caserma.