Sono tornato dal lavoro, mi sento male, molto male. Verso le otto arriva l’ora di fare la doccia, come tutte le sere. Non ce la faccio a muovermi e resto dove sono. Quando vengono tutti nel refettorio, dopo fatta la doccia, portando la solita suppe io non la tocco. La testa mi brucia. Andiamo nelle camerate a coricarci. Mentre mi sto spogliando, lo faccio a stento, viene un addetto alle camerate e mi mette le mani nei capelli, vede che non sono bagnati e si accorge che non ho fatto la doccia. Grida e mi ordina, da vero tedesco, di vestirmi. Gli faccio capire in qualche modo che ho la febbre, ma non vuole sapere niente, mi butta fuori alla strada. Sono circa le nove di sera, fa molto freddo. Poco lontano c’è un Gasthaus dove spesso vado a bere qualche bicchiere di birra. Qui trovo uno spagnolo che mi conosce, dico a lui quello che mi è successo e gli chiedo di dire al padrone del locale se mi vuol fare riparare la notte, anche sopra una semplice sedia. Il proprietario dice che non può assolutamente. Esco e vado alla stazione dei treni. Qui sono stato fortunato, trovo pronto l’ultima corsia per la B.M.W. Lager sul tram e vado alle baracche dei miei amici di San Donato. È tutto scuro, mi conoscono a stento della voce, che mi si è cambiata, Non ce la faccio neanche a parlare. Mi fanno coricare in una branda di uno che lavora di notte.